2007

2007

8 dicembre 2007
"IO SONO L'IMMACOLATA CONCEZIONE"
«Que soy era Immaculada Concepcion»
Progetto e Realizzazione di Riccardo Lamberti e collaboratori

A Lourdes, Signore, tu hai preparato
Bernadetta. Perché fosse testimone delle apparizioni
della Madonna. Nella trasparenza del suo cuore,
con la sua umiltà e coraggio,
ha sventato i tranelli del Maligno.
Quanto hai realizzato in Bernadetta,
Signore, è meraviglioso.
Per questo, Ti rendiamo grazie!
(Dalla preghiera per il 150° delle apparizioni)

“Io sono l’Immacolata Concezione” questo il titolo del carro per la festa dell’Immacolata 2007, titolo che idealmente avvicina Torre del Greco alla piccola cittadina sui Pirenei che, l’11 febbraio del 1858, fu scenario dell’apparizione della “Bella Signora” a Bernadette.
Fin dal titolo il carro ci porta a Lourdes ed è pensando ai 150 anni dell’apparizione della Madonna a Bernadette, che si celebreranno nel 2008, che don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica di Santa Croce, ha scelto il tema di quest’anno.
“Ho scelto il tema in attinenza a questa grande festività che ricorrerà a breve- ha spiegato don Giosuè Lombardo- perché ci riavvicina alla natura profonda della Madre di Cristo”.
Oltre alla eco del titolo, tutto il progetto, ideato e realizzato da Riccardo Lamberti, richiama nei simboli e nelle figure l’episodio della grotta di Lourdes.
Lamberti ha costruito tutta l’idea del carro attorno ad una torre centrale su cui sarà posta l’immagine dell’Immacolata, che richiama la roccia del piazzale antistante il Santuario di Lourdes. Su entrambi i lati, la torre è decorata da due bassorilievi: in uno è riprodotta la Madonna del Rosario posta sul sagrato della Basilica inferiore di Lourdes; nell’altro, invece, c’è l’immagine del Santuario.
La parte anteriore del carro è dominata dalla figura di Bernadette, inginocchiata ai piedi della Vergine, suggestiva ricostruzione della scena che si svolse 150 anni fa a Lourdes. Infatti, dai piedi della torre centrale sgorga un ruscelletto tra le rocce e il roseto, altri simboli della grotta di Massabielle.
La parte posteriore del carro, invece, è completamente occupata da una grande corona d’oro che simboleggia la grande corona che sormonta la cupola della Basilica del Rosario. I cherubini, poi, ai suoi lati, reggono un portaceri che ricorda quello della piccola cittadina francese sui Pirenei.
Su entrambi i lati del carro, sono distribuiti quattro cherubini che portano tra le mani i simboli mariani: il giglio che richiama la purezza della Vergine, la stella simbolo dello splendore di Maria nella notte del mondo, lo specchio che ricorda la trasparenza cristallina di Maria e la bellezza di Dio, la rosa segno di regalità e del profumo delle virtù dell’Immacolata.
Con grande fervore la comunità religiosa e laica di Torre del Greco si raccoglie attorno alla figura
dell’Immacolata. Di forte richiamo è soprattutto il consueto appuntamento con “Buona notte a Maria” che per tutta la novena e fino al 17 dicembre invita i fedeli e in special modo i giovani nella Basilica di Santa Croce.
“Sia la novena che Buona notte a Maria sono molto frequentate dai fedeli- conferma don Giosuè- in particolare, mi fa molto piacere notare la forte partecipazione dei giovani”. Gli stessi giovani che l’8 dicembre, vestiti di bianco, porteranno in spalla il carro trionfale per le strade della città. E magari ci sono anche quelli che nel resto dell’anno si dimenticano l’indirizzo della chiesa… Questo conferma la grande vitalità della festa, non fosse altro per il fervore che, almeno per un giorno, riesce a risvegliare nel cuore di tutti.

LA CELEBRAZIONE DEL 8 DICEMBRE

Nell'aria già pungente dei primi giorni di dicembre; nel silenzio delle ultime ore notturne, odoranti di legna arsa nei forni e nei camini, tiepido ristoro al gelo mattutino, il cuore della città, antico borgo di marinai che dolce declina verso il mare, è illuminato dalle luci della vecchia chiesa, simbolo di vittoria sulla furia devastatrice della natura. Sono circa le 4: tutto tace; un sottile velo di nebbia attraversa i riflessi dei lampioni...qualcuno frettolosamente scorre sulle strade che abbracciano la basilica madre.. .qualcuno ancora incerto, indugia sul sagrato, aspettando che dall'imponente torre campanaria, la grande campana, dia la squilla al nuovo giorno ed annunzi l'inizio della Festa.
E il giorno dell'Immacolata; un tocco di campanello...la solenne voce dell'organo, la processione dei chierici, il crocifisso che avanza nella navata centrale tra le invocazioni dei fedeli, gli aromi dell'incenso sciolto nei turiboli ondeggiati a passo d'uomo e l'inno del Tota Pulchra che dalla schola cantorum si innalza maestoso...ormai tutto è pronto: inizia la Solennità dell'Immacolata Concezione; ricorre di nuovo il giorno in cui i torresi sono chiamati a sciogliere il loro secolare voto di gratitudine alla Vergine per aver salvato la città dalla furia del Vesuvio nell'eruzione del 1861.
Anche quest'anno tutto era pronto; tutto secondo il costume della fede...tutto come sempre; o quasi! Già perché quest'anno il favore del cielo non è stato del tutto propizio. A causa, infatti, delle cattive condizioni meteorologiche, la processione della Vergine per le strade urbane è stata rinviata al giorno successivo. Poco male.. .d'altronde i torresi sono un po' come i napoletani, riescono ad adattarsi ad ogni circostanza e riescono a trasformare ogni evento...così il rinvio della processione si è tradotta nell'opportunità di prolungare di un giorno in più l'intera atmosfera della festa che a Torre del Greco assume un gusto del tutto unico! Alla fine il tanto sospirato giorno. Domenica 9 dicembre, archiviati i piovaschi del giorno precedente, il popolo si prepara a far festa alla Vergine Santa. La congregazione dell'Assunta varca la soglia dell'antica chiesa seguita dal corteo dei carri in miniatura, quest'anno per la prima volta radunati tutti insieme dinnanzi i saloni dell'U.C.O. Maria S.S. Assunta.
Intorno alle 09.45 il grande portale della Basilica di S.Croce si è prima chiuso e poi riaperto per vedere uscire tutto il corteo processionale che, trionfante tra le note  della banda  di Torre del Greco e le acclamazioni di migliaia di fedeli accorsi da ogni dove, è sfilato per le strade principali della città visitando i quartieri, dai più ' antichi ai più moderni, dai più ricchi ai più poveri, con i loro problemi e le loro perplessità. Imponente il carro, ma ancora di più la fede di quanti anche quest'anno hanno offerto le proprie spalle per far si che la Madonna visitasse i bisogni e le necessità di una città che tra tante piaghe, molte delle quali attualmente sanguinanti, non ha perso la voglia di riscattarsi e il desiderio di affidarsi al Credo delle proprie origini. Così, ancora una volta, il sole della fede non ha esitato a vincere le nuvole del cielo e a rassicurare quanti in questa processione cercano, come nel miracolo di San Gennaro, il rinnovo di un'alleanza che da secoli benedice la città e i suoi cittadini. Quanta folla speranzosa dietro quel carro! Quanta gente tra le lacrime e la gioia ha portato i propri dubbi e le proprie paure...quanta gente si è ritrovata accomunata dall'unica identità dell'essere torresi!

Giunto alla IV edizione 
"L'Immacolata a Torre " a cura di Michele Tuoro ,
il supplemento del settimanale 
"Il torrese"per sfogliarlo clicca sulla foto