Solenne Incoronazione

L'Incoronazione dell'Immacolata

Il vivo desiderio di incoronare l'antica statua dell’Immacolata trovò spazio nella mente e nel cuore oltre che del popolo, soprattutto nel cuore del Preposito Curato della Basilica di Santa Croce Mons. Stefano Perna.
L’occasione propizia e provvidenziale fu offerta dalla proclamazione dell'anno mariano, in occasione del centenario della promulgazione del dogma dell'immacolato concepimento di Maria! (1854-1954).
L’iniziativa fu lanciata con vero entusiasmo e il popolo,sensibilissimo per tutto quanto riguarda l'Immacolata, l’accoglieva con gioia.
Il Parroco Mons Stefano Perna si attivò immediatamente a lavoro per sormontare i non pochi ostacoli e risolvere le varie difficoltà,che si frapponevano alla realizzazione dell' aspirazione di tutta la città!
All’idea partecipo’ anche il Comune di Torre del Greco,a significare il coinvolgimento dell’intera comunità torrese.
In data 8 novembre 1953 ,nel centenario della definizione del dogma dell’Immacolata Concezione proclamato da Papa Pio IX l’8 settembre 1854,veniva rivolta una premurosa petizione al venerabile Capitolo Vaticano a firma del Sindaco dott. Francesco Coscia e del Preposito Curato Mons. Stefano Perna, per ottenere la sospirata grazia dell’ incoronazione della venerata immagine dell'Immacolata.
In essa si ponevano in risalto i motivi di antichità, di fervore, di devozione del popolo, di efficacia di patrocinio del culto dell'Immacolata a Torre, e ci si dichiarava pronti ad attuare le disposizioni che il prelodato Venerabile Capitolo avrebbe impartito per accogliere la richiesta.
La petizione otteneva la garanzia del Cardinale Arcivescovo di Napoli Marcello Mimmi,che aggiungeva il suo «Commendamus ».
Non mancò in questa occasione la preziosa collaborazione del Rev.mo Mons. Salvatore Garofalo(ndr di Torre del Greco) ,che all’epoca era ordinario di esegesi biblica nella Pontificia Universita’ Urbaniana,di cui fù Rettore dal 1958 al 1971 .A Roma fù lui a seguire passo passo l’istruttoria per ottenere l’autorizzazione ad incoronare l’Immacolata.
In data 22 febbraio 1954 il Venerabile Capitolo Vaticano, dopo aver raccomandato di apportare alla statua da incoronare alcune modifiche ,(in quell'occasione la statua dell'Immacolata fu completamente restaurata dallo scultore d'arte sacra Antonio Lebro)emetteva il decreto con cui autorizzava il Cardinale Arcivescovo di Napoli  Marcello Mimmi a procedere all’ auspicata incoronazione.
La comunicazione suscitava vivissima gioia in tutta la città. L'anno di Maria  1954 ,acquistava così per Torre un maggiore valore e richiedeva un più acceso impegno! Il popolo non tradiva però l'aspettativa.
Innanzitutto Mons. Perna costituì il comitato per i festeggiamenti dell'incoronazione, affidandone la Presidenza al Cardinale Arcivescovo e al Prefetto di Napoli e assumendo la presidenza effettiva assieme al Sindaco della città dott. Coscia. Venivano chiamate a farne parte le più cospicue autorità civili e militari e i rappresentanti dei Parroci, della Colleggiata, del Clero.
Contemporaneamente veniva lanciato alla città un nobilissimo appello, nel quale, dopo aver posto in risalto la fede ardente e il palpito di amore dei Torresi, si affermava di essere sicuri della rispondenza di tutti, nell' ora della solenne esaltazione dei rapporti tra figli devoti e la Mamma celeste, all'iniziativa dell'incoronazione!
Prima preoccupazione del Comitato fu quella di preparare una corona di oro, degna della Vergine SS. e del gusto artistico della città.
Si volle principalmente dare alla corona un significato di fede e di amore.
Per questo venne organizzata la giornata dell' oro, cioè una giornata nella quale pubblicamente i fedeli avrebbero offerto i loro oggetti di oro.
Fu attuata domenica 9 maggio. Un sobrio portale rendeva più vivo l'ingresso principale di S. Croce, mentre un'artistica corona aurea, retta dai tripodi, ne indicava il fine e un'urna era pronta ad accogliere le offerte. La giornata riuscì oltre ogni previsione..
Il popolo offrì, si può dire, quanto teneva, anche a costo di gravissimi sacrifici; a volte era l'unico oggetto di oro posseduto che vantava tutta una storia di famiglia, ma fu egualmente offerto, .Qualcuno non avendo oggetti preziosi donò la sua fede nuziale.
Con l'espressione colta sul labbro di numerosi fedeli torresi:”meglio che risplenda sul capo della Vergine, anzichè stia abbandonato nell'oscurità di un cassetto”.


L 'Immacolata tra il popolo

In vista della giornata dell’incoronazione dell’Immacolata,fù redatto un programma di celebrazioni che dovevano coinvolgere tutti i torresi e tutte le Parrocchie di Torre del Greco.
Ma il cuore del programma  di un'originale missione,che preparava gli animi alla attesissima giornata dell'Incoronazione fù «La peregrinatio Mariae» in tutte le zone della città.
Maestra e mamma di questa riuscitissima missione fu la Madonna. «La peregrinatio Mariae» ha lasciato, nella sua scia di bene e di bontà, un ricordo indelebile.
Alla dolce e materna presenza di Maria, in ogni rione, i Torresi hanno risposto con il palpito del cuore.
Ogni balcone era illuminato e adorno, ogni strada era rigurgitante di folla, e si accendeva della vivacità dello sventolio di migliaia di fazzoletti e di una pioggia di fiori.
La «Peregrinatio Mariae» iniziava la sua conquista e il suo crescendo di fede, la sera del 6 giugno, dopo un affettuoso pensiero di Mons. Perna,l’Immacolata lasciava la Basilica di Santa Croce,salutata da fuochi d’artificio e dal suono delle campane, dai balconi i torresi ne salutavano il passaggio con il lancio di fiori e bigliettini colorati accompagnandosi ai canti mariani che da un megafono,istallato su un auto(ndr giardinetta),salivano verso il cielo,precedeva la vettura Mons.Michele Capano.
La processione percorse via Beato Vincenzo Romano,Corso Umberto I, arrivando a Piazza Luigi Palomba.Segnava le sue prime tappe, alla parrocchia S. Maria del Carmine e di S.Maria del Pianto, alla chiesa di S. Antonio, al complesso dell'Ina-Casa, S. Maria la Bruna, al Santuario S. Maria del Buon Consiglio. Dalla parola del Parr. Borriello, del Superiore dei francescani, del P. Passionista, predicatore della peregrinatio, agli imponenti omaggi floreali, all' entusiasmo delle popolazioni era tutta un' armonia di palpiti al cuore della Madonna.
Dal 7 al 12 giugno la Vergine, visitava le parrocchie SS. Crocifisso ai Camaldoli, S. Maria Assunta al Palazzone, S. Vincenzo, S. Maria la Bruna, Preziosissimo Sangue.
Nel pomeriggio del 12 giugno si fermava per qualche ora al cimitero.
Entusiasmo e commozione si rilevava nei giorni 14, 15, 16 nella parrocchia S. Cuore ai Bianchini, S.
Antonio a Brancaccio, S. Maria del Popolo, S. Maria del Principio.
Una particolare menzione merita la chiesa di Santa Geltrude, che volle presentarsi a Maria nella mistica visione di una piccola « S. Pietro» illuminata con lampade ad olio. Quelle fiammelle ondeggianti nella notte furono un qualcosa di bello e di attraente...
Nella luce di quelle fiammelle, per una intera notte e per un intero giorno, i fedeli e le suore recitarono continuamente il Rosario...
Una folla immensa accompagno’ l’Immacolata nel suo pellegrinaggio nella zona mare,le strade adiacenti erano gremite fino all’inverosimile.
Anche nella chiesa di Portosalvo,testimone della fede dei marinai, il popolo elevò la sua preghiera alla Madonna.
Era la sera del 19 giugno e  l'Immacolata fù portata sul porto, dove si lasciò cadere nel mare una corona di alloro.
Dal porto la Vergine passò alla parrocchia di S.Giuseppe alle Paludi, di S. Maria delle Grazie. Una lunghissima fila di ragazze iscritte all' Azione Cattolica, munite di flabeaux (ndr  speciale bicchiere in carta finissima ove alloggiare le candele durante la processione) , precedeva la Madonna.
In quei momenti parlarono Don Pietro D'Amato e Don Giovanni Del Gatto. Si arrivò verso le 22,30 a piazza S. Croce colma di torresi.
Dal 20 al 22 giugno, fino alla vigilia della cerimonia di Incoronazione, fu tenuto un solenne triduo di preparazione in Basilica ,Mons. Agostino d’Arco tenne predica nelle tre sere che si chiudevano con i canti mariani e la solenne Benedizione.

Il solenne triduo

L'arte finissima del prof. Giuseppe Palomba e la tecnica e la precisa esecuzione della Ditta Antonio e Stanislao Sorrentino e figli(Vincenzo junior), trasformavano la Prepositura, con eleganti addobbi, in un angolo di paradiso!
Sull' altare maggiore, prospiciente il transetto maestoso, in un nugolo di nubi e incorniciato nello splendore delle auree cornici e colonne, si imponeva un artistico globo terracqueo, retto da sei puttini, di graziosa fattura. Su di esso si ergeva l'Immacolata.
La facciata della Prepositurale di S. Croce è trasformata nelle sue linee con una maestosa illuminazione del prof. Raffaele Raimondo. La parte superiore presenta l'aspetto di un grande organo dalle canne d'argento, dalle quali si eleva al ciclo l'Inno di Gloria alla Vergine Immacolata dalla quale Torre nostra è stata, è, e sarà sempre protetta e difesa. A nome di Turris Octavia si aggiunge, da oggi, quello di Turris Eburnea. Davanti a siffatta costruzione di stile moderno si erge maestoso un grande arco adornato da grappoli e spighe simbolo dell'Eucaristia e su di esso troneggia l'Ostia Divina: è Gesù al quale si giunge attraversò la Madre Sua e Madre nostra: Maria. Al lato opposto della piazza un'altro grande pannello di luci colorate sempre del prof. Raffaele Raimondo; omaggio della Città a S. E. il Signor Cardinale Marcello Mimmi. Arcivescovo di Napoli. Leggiadri cestelli di fiori circondano la piazza. Al centro una fontana stabile, con zampilli colorati e fiori, nuova realizzazione del Comune.
Il programma della celebrazione annesso nella festa dei 4 altari cosi diceva:
Cittadini,
Vi invitiamo a celebrare col maggiore entusiasmo la nostra tradizionale festa.
Vi ricorre - quest'anno - un motivo speciale: l'incoronazione della Vergine SS. Immacolata.
Siamo sicuri che risponderete al nostra appello con prontezza e darete ancora una volta una prova superba della vostra fede.
Viva Gesù Eucaristico ! Viva l'Immacolata !
Nella Prepositura Curata < S. Croce >
MARTEDÌ 22 GIUGNO
Ore 19.30 - Nella Prepositura Curata "S. Croce " sontuosamente ornata con arazzi, fiori e piante:
Recita del S. Rosario - discorso di un Ecc.mo Vescovo. Litanie solenni - Benedizione in terzo.
MERCOLEDÌ 23 GIUGNO
Ore 10 - Solenne Messa a rito pontificale celebrata da Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale di Napoli Marcello Mimmi - con l'assistenza del Rev.mo Capitolo Metropolitano, degli Ecc.tni Vescovi della Campania, del Clero della Zona Vesuviana, delle Autorità civili, ecclesiastiche e militari.
Ore 20 - Solenne rito delia incoronazione della Vergine SS. Immacolata - in piazza S, Croce - officiato dall'Ecc.mo Cardinale Arcivescovo alla presenza di tutte le Autorità e del popolo.
Così il 23 alle ore 10,00 alla presenza di tutte le autorità civili, militari ed ecclesiastiche, l'Em.mo Cardo Arcivescovo di Napoli, Marcello Mimmi, celebrava il solenne pontificale.
Tra i presenti vi erano i rappresentanti di S.E. il Prefetto, del Sindaco di Napoli, dei Comandanti in capo delle forze armate e della magistratura.
Le Autorità locali erano al completo. Spiccava un foltissimo gruppo di sacerdoti.
Il solennissimo rito, diretto dai cerimonieri della Cattedrale e assistito dai Canonici della Metropolitana e dagli alunni del Seminario Maggiore, fu seguito dalla folla con ammirata attenzione e devozione ardente.
La «Schola Cantorum» dei fratelli delle Scuole Cristiane eseguì scelta musica, che fu un vero ricamo di armonia.
Al termine del sacro rito, il  Cardinale Arcivescovo rivolgeva la sua parola ai presenti, congratulandosi per la riuscita delle iniziative.
Concluse impartendo a tutti la sua pastorale benedizione.
Verso le 19,00 la folla aveva invaso letteralmente la Piazza e le strade adiacenti. I balconi erano tutti costipati fino all'inverosimile.
Cominciavano, pertanto, ad arrivare le Autorità.
Tra i primi gli Ecc.mi Arcivescovi Serena e Pollio, il Vescovo Mons. De Cieco, il Sindaco di Napoli, Comandante Lauro, alti ufficiali e magistrati.
Verso le 19,25, una folla impressionante si stringeva intorno al palco. Era una vera marea scossa da un brivido solo: Maria! Maria! Maria! Viva l’Immacolata.
Alle venti precise, una applauso scrosciante salutò l'arrivo dell'Em.mo Cardinale Arcivescovo di Napoli Marcello Mimmi.
Entrato in chiesa e asceso il trono, indossava i sacri paramenti per procedere al rito della incoronazione.
Si formava così un piccolo corteo, che si portava in piazza, in attesa che venisse condotta la veneratissima statua della Vergine sorretta dai portatori. Furono attimi di ansiosa attesa...
Apparve l'Immacolata sul limitare della porta maggiore della Prepositura... Fu un delirio, un agitarsi di fazzoletti, un lancio di palloncini, impetuose ovazioni a Maria, soprattutto il grido del cuore e della fede:
«Viva l'Immacolata! ».
Dovettero trascorrere parecchi minuti perché si placasse l'entusiasmo del popolo.
Attraverso gli altoparlanti fu chiesto il silenzio...
La folla obbedì. Il Cancelliere della Rev.ma Curia dava lettura del decreto del Capitolo Vaticano.
Subito dopo l'Em.mo Cardinale intonava un' antifona mariana e incensava l'immagine della Madonna.
Immediatamente dopo Mons. Perna pronunciava un discorso nel quale egli metteva in risalto le virtù della Madonna,volle sottoliniare l’antico rapporto tra i Torresi e la Vergine Immacolata in cui da secoli,avevano riposto ogni fiducia e grazia.
Il Preposito, commosso, ringraziava tutti, primo fra tutti l'Em.mo Pastore ed implorava il materno sorriso della Madonna, apportatrice di grazie e di benedizioni.
Si avvicina il grande momento.
L'artistica corona di oro, retta da dodici damigelle, biancovestite, su di un magnifico cuscino di velluto cremisi, veniva presa dal Sindaco e data a Sua Eminenza...
Il popolo trattenne il respiro... La piazza e le strade adiacenti piombarono in un impressionante silenzio...
Furono momenti di ansiosa, spasmodica attesa... Il Cardinale, lentamente, la deponeva sul capo della augusta immagine della Immacolata.,ma le distanze  e l’altezza crearono qualche problema,infatti fù necessario inclinare leggermente la statua.
Scoppiò come un tuono fragoroso l'applauso del popolo.
L'entusiasmo esplose in mille e mille episodi di esultanza popolare.
Si accesero fuochi d'artificio, mentre l'armoniosa voce delle campane dello storico campanile si univa al coro possente di tutta Torre...
Finalmente il voto era appagato.
L'Em.mo Cardinale Arcivescovo se ne rendeva interprete con un' allocuzione che tradiva la sua intima commozione e il suo vivissimo compiacimento.