Sotto la protezione dell'Immacolata

Torre del Greco 1861-2011
Sotto la protezione dell’Immacolata

Lunedì 5 dicembre 2011 alle ore 19:30, nella Basilica Pontificia di Santa Croce, è stato presentato il libro di Giuseppe Sbarra “1861-2011-Sotto la protezione dell’Immacolata”. Dopo l’introduzione di don Giosuè Lombardo, parroco della Basilica di Santa Croce Santa Croce, sono intervenuti  la giornalista Mariella Romano e la storica d'arte Caterina Ascione,figlia di Giovanni Ascione,realizzatore della corona dell’Immacolata nel 1954. Le letture, invece, sono state affidate ad Eva Contigiani.
Il libro si avvale di  quasi 100 pagine ed è diviso in piu’ capitoli tra i quali:la devozione mariana del popolo, l’eruzione del Vesuvio dell’8 dicembre 1861, il voto dei torresi, il carro trionfale, il peregrinatio mariae e l’incoronazione dell’Immacolata nell’anno mariano nel 1954, le visite dei due Papi Pio IX E Giovanni Paolo II,  il cinquantenario dell’incoronazione nel 2004 e Maria nella letteratura.
Nel 2013 c'è stata la ristampa in seconda edizione del libro ,con l'aggiunta nel capitolo "Il voto,il Carro",di alcuni paragrafi : I portatori,i carri in miniatura (i carricielli),1861-2011,è successo negli anni.
La pubblicazione edita dalla Basilica di Santa Croce, è realizzata con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Torre del Greco,e si avvale del progetto grafico di Emilio Pinto.
Hanno collaborato con l’autore  Salvatore Vitiello e Marisa Salerno per l’incoraggiamento alla stesura del testo,Gennaro Di Donna,giornalista e divulgatore scientifico,per la consulenza in campo vulcanologico,Caterina Ascione,storica dell’arte ,per la consulenza artistica,Giovan Battista Mazza,presidente dell’U.C.O Maria SS.Assunta per la scrupolosa ricerca fotografica.
Le foto provengono dagli archivi di:Emilio Pinto , U.C.O Maria SS. Assunta,Basilica Santa Croce,Vincenzo Sorrentino ,Gennaro Di Donna,Ditta Ascione.
Nelle prime pagine del libro troviamo l’introduzione al testo dell’autore che cosi scrive :
“Il 2011 è certamente un anno denso di celebrazioni. L'unità d'Italia, l'eruzione del Vesuvio del 1861, la prodigiosa intercessione della Beata Vergine, il voto, il carro, sono un insieme di date e di accadimenti che hanno segnato la storia civile e religiosa della nostra città.
Ho voluto riannodare, in queste note, gli itinerari che scorrono in questi 150 anni. L'ho fatto da giornalista generico, da quel semplice cronista quale sono che, dal 1959, attraverso quotidiani e periodici, ha raccontato le vicende della città. Non c'è in queste pagine alcuna tentazione di addentrarmi in temi dottrinali e sociologici di cui non ho sufficiente cultura. E un lavoro che ho fatto con immensa gioia, con la libertà del laico e la solidarietà del credente, consapevole che la Chiesa è patrimonio di ogni cristiano che opera in una propria sfera e con modalità differenti e avendo sempre a mente che prima di tutto viene la fede che è continua ricerca del vero.
Il racconto di queste pagine è la fede e la devozione alla Beata Vergine di tutto un popolo, attraverso tappe che ne hanno caratterizzato il percorso. Una devozione che non conosce l'usura del tempo, il tarlo della secolarizzazione e dell'indifferenza, ma che vive nel cuore della gente, perché profondo è il suo legame con la Beata Patrona. E, questo, il motivo di fondo che invita a sperare in una ritrovata coscienza cristiana. In un'assunzione di responsabilità che possa essere lievito di un ritrovato impegno civico, guardando all'opera e alla testimonianza del Beato Vincenzo Romano.
Il Carro votivo, l'incoronazione della statua della Beata Vergine nell'anno mariano, l'atto di affidamento della città, le visite dei Pontefici Pio IX e Giovanni Paolo II, la Beatificazione del parroco Santo Vincenzo Romano, sono date lontane tra loro, ma raccolte in un unico patrimonio di fede, prima che di storia, su cui vale riflettere. Sono fonti di speranza, terreni di coltura su cui far fiorire, intorno alla fede, una più autentica coscienza cristiana e civile. Con questi convincimenti ho scritto.”

Questo sito dell’Immacolata nasce come archivio storico digitale ,da cui tutti attingono notizie,foto e video sull’Immacolata di Torre del Greco.
Quindi proprio per questo motivo è mio dovere consigliare di modificare alcune piccole imprecisazioni scritte nel libro sia in prima che in seconda edizione,in modo che nell’eventualita’ di una terza ristampa del libro sia il piu’ preciso possibile da tramandare ai nostri posteri .
Nel capitolo IL VOTO,IL CARRO,in cui si parla dei progettisti del carro trionfale dell’Immacolata si legge testualmente:
"dal 1946 al 1971 il carro fù ,invece a appannaggio esclusivo di Leonardo Perna".
Ma non fu cosi in quanto ci fu un’eccezione nel 1957,in cui il progetto del carro fù del Maestro Antonio Mennella.
Sempre nello stesso capitolo si legge:
"La scuola d’arte,dal 1972 al 1983,ritorno’ riferimento prevalentemente con otto carri affidati al prof. Giuseppe Ciavolino,due a Carlo Ciavolino",citando in seguito che "nel 1973 tra gli autori del carro ci fù Ciro Borriello".
Anche qui una piccola imprecisazione in quanto il Ciavolino progettò il carro fino al 1982,infatti nel 1983 l’autore del carro fu Giuseppe D’istria.
Poi sempre nello stesso capitolo si legge:
"e nel 2000 Ciro Cipriani" ,ma l’autore è Ciro Cipriano,
"Caterina Ascione nel 1977",invece ha progettato il carro nel 1997,
"nel 2003 Nunzia Garofalo",ma l’autrice del carro è Nunzia Gargiulo,
"L’altezza ,compresa la statua della Madonna è ,di 6 metri",ma l’altezza complessiva è 7 metri da terra.
Continuando a leggere il libro sempre nel capitolo il Voto ,il Carro si legge:
"Una decina di giorni prima dell’8 dicembre,si procedeva all’assemblaggio che veniva eseguito nella navata destra della Basilica di Santa Croce,dove era stata predisposta la struttura portante".
"La fase operativa prende l’avvio con novembre".
"Termina pochi giorni prima del 6 dicembre"
Essendo figlio di un dipendente della ditta Sorrentino Vincenzo ,che per piu’ di un secolo ha costruito il carro trionfale dell’Immacolata vorrei fare alcune considerazioni in merito:a dire il vero gia’ con l’esposizione del progetto del carro dell’Immacolata in Basilica,che avviene come sempre nel primo dei dodici sabati che precedono la festa dell’8 dicembre ,si iniziava a lavorare per l’allestimento del carro.
Gia’ all’epoca della storica ditta Sorrentino cio’ avveniva,anzi all’epoca si iniziava già a settembre alla costruzione del carro nel laboratoro artigianale del Sorrentino ,per poi assemblare il tutto nella navata di destra della Basilica di Santa Croce dai primi di novembre (  dagli inizi degli anni "80" con Vincenzo junior Sorrentino si iniziava dal 20) fino al 6 dicembre ,quando la statua dell’Immacolata viene collocata sul suo carro trionfale.
Sono passati gli anni,è cambiato il realizzatore ,che è Riccardo Lamberti ,allievo del Sorrentino,ma piu’ o meno i tempi sono questi per la realizzazione di un imponente struttura come il carro trionfale dell’Immacolata.
Da sottoliniare che la mia vuole essere una piccola recensione, dei piccoli consigli,senza nessun interesse o scopo personale,in prospettiva di una eventuale terza ristampa del libro di Giuseppe Sbarra,a cui và il mio rispetto e la mia profonda stima per l’opera letteraria.


Con l'autorizzazione del Parroco della Basilica di Santa Croce Don Giosue' Lombardo
Per sfogliare il libro “ Torre del Greco 1861-2011 Sotto la protezione dell’Immacolata “clicca sull'icona:

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