2011

2011

8 dicembre 2011
"SOTTO LA TUA PROTEZIONE"
U.C.A.I.
Progetto: N. Consiglio
Sculture: V. Cirillo, V. Ciliberto.
Realizzazione: Riccardo Lamberti


Sabato 17 settembre 2011 nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco,(così come da tradizione) è stato esposto il Progetto del Carro trionfale dell'Immacolata 2011 .
L'esposizione è avvenuta 12 settimane prima della festa dell'Immacolata, prima della ricorrenza di San Gennaro, quando ha inizio il ciclo dei dodici sabati di preghiera per la preparazione alla celebrazione dell’Immacolata dell'8 dicembre.
Quest’anno ricorrendo appunto i 150 anni dal voto dei nostri padri torresi all’Immacolata(1861-2011), il parroco Don Giosuè Lombardo,ha voluto dare piu’ solennita’ ai dodici sabato che ci preparano alla festa, seguendo lo schema della novena ,che inizia di solito con il Santo Rosario ,a seguire il Canto delle litanie lauretane,il Tota pulchra e la SS. Messa e i canti tradizionali mariani.
Il titolo del Carro trionfale di quest'anno è«Sotto la tua protezione»,  nato dalle mani dell’artista Nicola Consiglio in collaborazione con il gruppo dell’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Anche per quest'anno vi partecipano gli artisti :Vincenzo Cirillo e Vincenzo Ciliberto,mentre cosi' come avviene dal 1998 la realizzazione materiale del Carro è affidata a Lamberti Riccardo.
L’opera, come spiega il Don Giosuè Lombardo, sintetizza il senso del centocinquantenario, come si vede già nel titolo ispirato all’antifona mariana «Sub tuum praesidium», a rappresentare l’intera città sotto l’aura di Maria. La metafora generale è della “quiete dopo la tempesta”, con elementi che richiamano all’eruzione del 1861 e allo stato di quiete che ne conseguì, grazie all’intercessione divina.
Il carro è trainato da angeli, che rimandano a quelli mandati da Dio per custodire il popolo di Israele, indicando il cammino della chiesa. La statua della Madonna sembra lasciare il carro ideale, e scendere tra due personaggi: una contadina con in grembo un fascio di ginestre sul lato destro, un pescatore con una cesta di corallo su quello sinistro,che sono i simboli del nostro territorio la terra e il mare, il Vesuvio e la Pesca. Emblematici anche i due bassorilievi, realizzati dallo scultore Vincenzo Cirillo: uno che ritrae il Beato Vincenzo Romano, con in mano il plastico della Basilica da lui ricostruita, e l’altro con Maria Protettrice, e gli angeli che reggono il bozzetto della città corallina. Sullo sfondo un’eruzione del Vesuvio(dipinta da Nicola Consiglio), davanti a cui una torre rimane intatta(realizzata da Vincenzo Ciliberto), a rappresentare la città salva. In evidenza, infine, i 4 simboli mariani: la rosa, il giglio, la stella e lo specchio.

La Celebrazione dell'8 dicembre

Sono le 4.00 del mattino, il popolo consacrato a Maria lo scorso 4 dicembre nella celebrazione presieduta dall'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, attende,dall'imponente torre campanaria, che la grande campana, dia la squilla al nuovo giorno ed annunzi l'inizio
della Festa. È il giorno dell'Immacolata; un tocco di campanello…la solenne voce dell'organo, la processione dei chierici, il crocifisso che avanza nella navata centraletra le invocazioni dei fedeli, gli aromi dell'incenso sciolto nei turiboli ondeggiati a passo d'uomo e l'inno
del Tota Pulchra che dalla schola cantorum diretta dal maestro Giovanni Cipriano, si innalza maestoso…ormai tutto è pronto: inizia la Solennità dell'Immacolata
Concezione; ricorre di nuovo il giorno in cui i torresi sono chiamati a sciogliere il loro secolare voto di gratitudine alla Vergine per aver salvato la città dalla furia
del Vesuvio nell'eruzione del 1861. Centocinquanta anni di grazia! La chiesa, nonostante l'ora nel cuore della notte, è gremita. Tutti gli sguardi sono fissi alla Vergine
che nella sua regale bellezza dimora sul mastodontico carro. Le porte della prepositura torrese non si sono mai chiuse. Anche nella celebrazione eucaristica delle 24.00
e nelle successive ore di adorazione del Santissimo, i fedeli non hanno esitato nell'occupare i pochi posti a sedere della Basilica. Quest'anno il sole non si è fatto desiderare, anzi era radioso già alla prime luci della'alba e così alle ore 10.10 quando dal segnale dato da un antico campanello in argento, consegnato dal parroco Don Giosuè Lombardo nelle mani di Andrea D'Urzo,coordinatore della processione, il carro fra due ali di folla, e nel suono a festa delle campane della basilica esce trionfale a distanza di un anno. La città sembra fermarsi
quando la statua si innalza maestosa su tutta la costruzione votiva, come ad abbracciare tutto il popolo convenuto. Descrivere quei momenti è impossibile.
La piazza è colma, forse trentamila le persone presenti per assistere a questo momento di gioia… Nell'era degli IPhone, dei tablet e dello streaming via web, tanti sono
gli apparecchi rivolti verso l'alto collegati ad un parente,un marittimo o una persona anziana lontana dalla città. Basta sentire il solo suono delle campane a festa ed il cuore arde di gioia e di commozione. Avvolto da un fragoroso applauso il carro in pendio scende le scale della Prepositura torrese.
Torre del Greco può riabbracciare la sua patrona. Il voto fatto dai nostri avi che da 150 anni lega il popolo torrese all'Immacolata Concezione è stato rinnovato. In Piazza Santa Croce però c'è stato qualche malumore tra la folla ,infatti per celebrare l'avvenimento alcune persone con dei palloncini volanti con la scritta W MARIA ,ed altri palloncini celesti e bianchi con l'effige dell'Immacolata,incuranti che dietro di loro ci fossero centinaia di persone accalcati dietro le transenne fin dal mattino per conquistarsi il posto,non hanno permesso a queste persone di vedere l'uscita del Carro dalla Basilica nella sua prima parte. Il Carro ha poi sfilato trionfale per le strade della città accolto da tanti fedeli che sbucavano da ogni angolo e da ogni stradina. Dai balconi rivestiti per l'occasione dagli antichi "copertini" di damasco e dai gonfaloni mariani, il passaggio della Vergine è stato accolto con lanci di petali e coriandoli colorati. Precedeva il carro il parroco della Basilica Don Giosuè Lombardo accompagnato dai chierici e da alcuni parroci, e l'antica congregazione dell'Assunta. Seguiva invece, il corteo processionale il gonfalone dell'Amministrazione Comunale ed il primo cittadino dott. Ciro Borriello con alcuni membri della giunta, il gonfalone della Provincia di Napoli ed i carri in miniatura sempre di più e sempre più belli. E poi ci sono loro, la speranza del futuro, i giovani i tanti giovani a cui è affidato il futuro della nostra tradizione e devozione. La giornata è stata stupenda, nessuna nuvola e temperature primaverili. La processione è avanzata a passo molto lento. Ci si accontenta tutti, in particolare le persone anziane e quelle ammalate, che per un anno intero aspettano il passaggio della Madonna. Ma il Carro ha appena svoltato per  via Salvator Noto, che qui subito un inconveniente a non dir di poco conto,chi ha installato le luminarie per Natale ,non è stato avvertito di metterle ad un'altezza superiore ai 5 metri,infatti il Carro ha potuto proseguire solo per l'intervento di Riccardo Lamberti realizzatore del Carro,che si è dovuto mettere all'altezza del castelletto dell'Immacolata per alzare i fili delle luminarie per permettere il passaggio del Carro stesso.
Non è stato sicuramente un bellissimo spettacolo vedere tutto cio' per le persone e i residenti in Via Salvator Noto. Si è giunti poi a via Roma,via Vittorio Veneto,per poi proseguire per la I Traversa e imboccare via Avezzana fino alla Piazza Martiri d'Africa,poi per via Guglielmo Marconi e svoltare per via Circonvallazione,dove davanti alla caserma dei Carabinieri c'è stato un omaggio all'Immacolata,scandito dalle note dell'inno di Mameli,cantato dai numerosi presenti.
Si è proseguiti per Corso Vittorio Emanuele,per via Diego Colamarino,fino a Largo Santissimo ,per poi ritornare in Piazza Santa Croce.Sono le 12:55 quando il Carro inizia a scendere per via Comizi,fino alla fermata storica in Largo Santa Maria di Costantinopoli,da qui per la via Rampa Comizi e in via Fontana,dove sosta anche in via Liberta'.
Si prosegue per via Colonnello Pica ,via Monsignor Felice Romano,via Cesare Battisti e via Calastro,qui davanti alla Capitaneria di Porto altro omaggio all'Immacolata da parte dei militari della Marina con il tradizionale suono della sirena portuale. Si arriva sulla Spiaggia del fronte ,dove l'Immacolata sul Porto rende omaggio a tutti gli uomini del mare.Si prosegue per Corso Garibaldi,sotto al ponte ferrovario di Largo Gabella del Pesce ,Strada Agostinella,via XX Settembre,qui come ogni anno ha luogo il tradizionale volo dei colombi bianchi.Si giunge in Piazza Luigi Palomba all'altezza della Chiesa del Carmine ,dopo la fermata obbligatoria all'incrocio con via Gaetano de Bottis ,si percorre Corso Umberto I ,via Beato Vincenzo Romano con sosta all'incrocio con via Falanga.L'antico orologio del campanile segna le ore 16.30 quando il carro si ritrova in Piazza Santa Croce. Il volto esausto dei portatori del gruppo celeste, risalgono il carro sulla gradinata della prepositura torrese.
È il momento più emozionante, il momento del saluto alla Madonna. Il parroco si complimenta con i portatori e recita l'atto di affidamento della città all'Immacolata. Il popolo consacrato a Maria saluta la sua protettrice. Affida nelle sue mani le ansie e i tormenti dell'anima; le preghiere per chi vive un memento di prova. Tutto è affidato a Lei che da 150 anni come una madre protegge tutti i suoi figli sotto il suo manto. Alle 16:45 circa il Carro trionfale dell'Immacolata è rientrato in Basilica.
L'appuntamento è al 31 Maggio  2012 per la processione notturna in conclusione del mese mariano.

Giunto alla VIII edizione 
"L'Immacolata a Torre " a cura di Michele Tuoro ,
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