L'Immacolata a Torre del Greco

E' il titolo della pubblicazione di Don Alfonso Punzo presentato il 15 giugno 1988 nella Basilica di S. Croce da Mons. Francesco Sannino, direttore di «Nuova StagIone».
L'autore ricorda la particolare devozione del popolo torrese verso l'Immacolata inculcata dallo zelo del nostro Beato, con i canti, novene ed esercizi vari sino al 1862.
L'8 dicembre di quell'anno si ebbe l'eruzione del Vesuvio che però non toccò Torre del Greco. In segno e a ricordo di tale scampato pericolo, per l'intercessione dell'Immacolata i torresi stabilirono doversi organizzare ogni anno all'8 dicembre la processione in onore della stessa Vergine Immacolata, impegno e voto che la città tuttora mantiene.
Da tale data, processione, fede, arte, popolo si fondono insieme per realizzare in forme sempre più belle ed originali il carro.
La ricca documentazione fotografica ne è la testimonianza.
Alla manifestazione parteciparono l'avv. Polese Salvatore, il dott. Tipo Andrea, Mons. Maglione ed il Preposito Mons. Onofrio Langella.
Torre del Greco nel corso degli anni si è arricchita di pubblicazioni culturali che hanno privilegiato la ricerca storica, agiografica e archeologica.  Sono state pubblicate monografie che hanno il pregio di ricercare ed approfondire un argomento particolare recando contributi inediti preziosi per la conoscenza dell'origine delle chiese, edifici ed istituzioni esistenti sul territorio. Da ricordare «La chiesa di S. Maria del Carmine» del compianto G. Procino, «La chiesa della SS. Annunziata» di V. Oliviero pubblicata nel 400° anniversario della sua fondazione ed il «Pio Monte dei Marinai» di Mons. F. Sannino, oltre che l'opera di P. Loffredo. Turris Octava dias del Creo (1983).
Pare che il libro di don Alfonso Punzo segua questo filone.
Nella prima pagina del libro troviamo una dedica dell'autore all'Immacolata:
A te, Madre del Redentore sono dedicate queste umili pagine, perché attraverso di esse il lettore continui filiarmente ad amarti e avanzare, sonetto dalla tua materna intercessione, nella conoscenza del Signore, che in te, Vergine Immacolata, ha preso forma umana.
Ai miei concittadini, perché in questo anno mariano, meditando e rivivendo in queste brevi pagine la lunga storia d'amore dei nostri padri verso l'Immacolata, avvocata di grazia e Regina di misericordia, continuino nel tempo del pellegrinaggio a sperimentarne la materna protezione e ad averla innanzi come segno di consolazione e di sicura speranza.